Lavoro base sulla propria personalità
Sfatare concetti negativi sul lavorare su di sé


Un altro scenario…
Immaginare invece un altro scenario, un altro modo di lavorare su di sé, un altro modo di procedere in quello che in altri campi viene chiamato terapia. E che può invece essere chiamato e visto diversamente.
Aggravare il già presente stato di sofferenza è un’esperienza che nessuno vuole.
Ed anche quand’anche si sono negate realtà o aspetti personali, procedere colpevolizzandosi, giudicandosi o rivivendo il tutto infinitamente certo non alleggerisce il carico energetico di negatività.
Obiettivi…
L’obiettivo primo è modificare la realtà personale interiore ed esteriore in modo tale che l’esperienza di vita sia positiva e gratificante. E che permetta crescita ed espansione.
Conoscere la realtà ed esperienza umana nelle sue componenti, conoscere come interagiscono mente emozioni con il corpo è spesso solo il primo passo verso la conquista del personale potere.
Sfacettature di sé…
Mille aspetti di noi albergano dentro di noi sia a livello emotivo, sia a livello delle percezione di sé.
Convivere con tutti questi volti che formano la complessità della personalità può essere a volte arduo, a volte ignorato per evitare di affrontare questa realtà.
Quando il lavoro su sé stessi non viene mai fatto, le problematiche interiori comunque presenti richiamano al livello più tangibile di attenzione, quello fisico, tramite disturbi o peggio ancora malattie…

Redini della propria vita…
Il passo successivo è scoprire tutti i personali auto sabotaggi, ovvero tutto l’agire che inconsapevolmente operiamo contro noi stessi. E in totale contrasto con ciò che desideriamo.

Operare il cambiamento, accrescere le proprie potenzialità, aprire opportunità di apertura della propria personalità non è un atto di condanna o giudizio. E neanche verso ciò che si è sempre stati, bensì permettersi di andare oltre.
