Comprendere il sentire adolescenziale e saperlo assistere è fondamentale per offrire gli strumenti necessari sia al rispetto della personalità che si sta formando, sia dell’ambiente e delle aspettative che si ripercuotono pesantemente su ogni giovane vita.

Trovare soluzioni secondo il proprio sentire è fondamentale, meglio ancora se queste portano ad una vita adulta indipendente sotto ogni punto di vista.

La vita in adolescenza può sembrare un incubo inaccettabile. Un peso insopportabile da portare ogni giorno… Spesso una superficiale spensieratezza nasconde dubbi, incertezze, domande e crisi interiori di crescita.

E l’esterna apparente sicurezza di sé nasconde spesso le stesse vulnerabilità di ogni essere umano. Tal volta in grado maggiore, proprio perché ignorate o negate.

Oltre alle pressioni interiori per quanto accade al proprio corpo ed alle sue sollecitazioni, questo vissuto interiore si trova confrontato nelle relazioni.

Sia dei propri coetanei, sia di tutte le persone con le quali i giovani sono coinvolti, i conflitti ed incomprensione possono essere molti. Genitori, insegnanti ed ogni altra persona adulta in diversi ruoli sia famigliari, sia scolastici/professionali.

La fase adolescenziale è di per sé carica di sfide, di cambiamento e può suonare difficile districarsi nella giungla di pensieri ed emozioni che possono travolgere.

Il turbinio di pensieri ed emozioni sono in costante confronto con le mille idee/pensieri di chi è attorno a noi.  Discernere e/o scegliere cosa pensare e cosa sentire può divenire difficile e spingere semplicemente a seguire il “branco”.

Questo per un senso di smarrimento per la direzione non ancora trovata nella propria esistenza. Ma il “branco” può essere anche maggiormente lesivo

Mentre si cercano punti di riferimento vicini al proprio modo di sentire, i genitori, gli insegnanti, chi ci sta attorno può sembrare inadeguato o lontano da noi…

Escludersi dal “branco” o da un gruppo, isola. Ma il gruppo nasconde problematiche di Sistemi di Credenze negative che possono essere gravemente lesive della giovane personalità.

 Quest’ultima necessità di direzione, orientamento che nessuno all’esterno è veramente in grado di trovare. La strada della propria identità è unica e personale.

Il senso di solitudine, di mancanza di direzione può condurre a stati di tristezza, malinconia. E anche di depressione.

Le Bullismo fisico, verbale ed informatico sono annoverati sotto le violenze giovanili che talvolta divengono veramente ed assurdamente distruttive. Solo la comunicazione e l’attitudine di ascolto nei confronti sia di chi aggredisce, sia di chi subisce può offrire le informazioni di una percezione giovanile dell’esistenza che è necessario sia compresa dagli adulti.

La vita giovanile che in particolar modo viene vissuta attraverso il filtro dei canali social offre possibilità di violenza e bullismo informatico di grave danno ed aggressione.

Comprendere le motivazioni ed il bisogno latente di violenza per porre fine è urgente.

Questo mentre si soccorrono adolescenti in fase di crescita che possono essere molto vulnerabili all’improvvisa e mancata approvazione dei propri simili.

Apprendere che la vita NON inizia con l’approvazione altrui è il primo passo di personale protezione.

Le nuove generazioni hanno necessità di nuovi modelli ai quali riferirsi in relazione alle personali esigenze. Quando questi modelli non vengono trovati, i giovani possono riferirsi a modelli glamour che possono divenire molto distruttivi e privi di un percorso che permette di trovare la propria identità personale, sessuale, sociale e professionale.

L’alimentazione può divenire ambito arduo per giovani personalità che cercano ancora il proprio senso di identità e si smarriscono nei modelli proposti dalla società.

Ancora privi del proprio percorso, di una propria chiara scelta di vita e sollecitati dalle sfide di vita quotidiana e da modelli di compagni altrettanto poco chiari, l’immagine di sé può spingere un/a giovane a scelte personali estremamente distruttive.

Trovare la propria identità è percorso personale che deve trovare l’ascolto di chi accompagna senza per questo violare il sentire personale che dev’essere rispettato anche se soccorso nella personale sofferenza.

Perdersi in emozioni, stati e scelte distruttive può andare sempre oltre ed è fondamentale non ritardare ad intervenire. È focale comprendere ed ascoltare le esigenze di ogni giovane senza sottovalutarle in relazione all’età.

Ogni situazione è unica e va accolta ed ascoltata con la massima attenzione e competenza al fine di trovare strumenti e strategie adeguate alla personalità di chi chiede aiuto.

Isolarsi o venir isolati crea in ogni caso situazioni che possono veramente varcare la soglia di ogni genere di negatività, crisi e possibile aggravamento della situazione.

Venir isolati esige maggiori risorse per poter elaborare la situazione che coinvolge altre persone che possono non desiderare la collaborazione per una soluzione.

Isolarsi per raccogliere le forze, per centrarsi e ritrovare direzione può essere estremamente positivo.

Superare il trauma di eventi spiacevoli può essere arduo a qualsiasi età. In adolescenza le strutture della personalità ancor in formazione, non hanno ancora la forza di reggere impatti di eventi distruttivi. Ma le risorse sono già presenti per il superamento di ogni evento. Ricostruire la propria esistenza, o cominciare a farlo quando non si era ancora iniziato, è possibile per tutti grazie a strumenti, strategia e l’appropriata guida.

In adolescenza ci si crede completamente nuovi. La nuova generazione. Chi ha tutte le chiavi per cambiare il mondo. In parte è così. Chiavi energetico/spirituali di una nuova progettualità sono presenti. Quanto le chiavi obsolete ed i programmi sabotanti.

La sfida di ogni giovane è attivare pienamene queste chiavi positive. E contemporaneamente elaborare, eliminando quelle obsolete, spesso unite a tutti i personali sabotaggi.  È altresì importante sganciarsi da modelli limitanti personali, sociali/collettivi e ridefinire i propri Sistemi di Credenze.

Muoversi quindi in una fase così delicate della propria esistenza è passo da fare sia partendo dalla personale libertà interiore che chiede spazio. Sia muovendosi nel rispetto delle persone attorno a noi. Sia nel contesto scolastico/professionale, sia economico/legale.

L’elaborazione di tutto quanto vissuto porta nuovi circuiti neurali nella giovane mente che creano nuova Consapevolezza…

E sono i primi passi della personale identità che sfocerà nella personalità adulta.